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Elezioni, la Previti sempre più candidata al dopo De Luca: mentre gli altri attendono le regionali

Il sindaco torna a investire il suo vice come successore per le prossime comunali: è l'unico nome probabile nel capoluogo. Centrodestra, centrosinistra e Cinquestelle aspettano la definizione delle strategie in Sicilia prima di tutto. In attesa delle dimissioni...

“E brava Carlotta!”. Arriva su fb – e non poteva essere diversamente - l’investitura per la candidata a sindaco del dopo De Luca. Sempre che quest'ultimo lasci la carica elettiva a Palazzo Zanca conquistata nel 2018. Si avvicina il 28 febbraio, data in cui il primo cittadino di Messina ha annunciato di volersi dimettere per candidarsi alla presidenza della Regione. Da quando ha ufficializzato la volontà di puntare diritto a Palazzo d’Orleans, Cateno De Luca non fa mistero di voler lasciare la città in “mani sicure”, nel segno della continuità. Alle elezioni municipali potrebbero anche mancare una manciata di mesi se i tempi e gli annunci saranno rispettati tra dimissioni a febbraio, nomina del commissario regionale e indizione delle consultazioni nel giro di appena tre mesi. Più probabile il voto in autunno insieme alle regionali o per giunta nel 2023 se il commissario regionale (scelto dal governatore Musumeci e dalla sua giunta) resterà per quasi un anno in carica come visto con altri funzionari sullo Stretto. Se non non si vuole tirare a indovinare e si intende affrontare la competizione con la serietà che merita il nome della Previti è l'unico papabile.

“Stanotte con il vice sindaco Carlotta Previti – scrive il sindaco  - abbiamo lavorato per un progetto importantissimo che presenteremo in una conferenza stampa convocata per il 4 novembre.  Non tutti riescono a tenere i miei ritmi ma chi supera la prova – è l’ammiccante chiusa -  sarà pronto alle più ambiziose sfide politico amministrative”. Una prova che l’esperta per la gestione dei fondi Europei ha superato da tempo. Ma chi sarà a contenderle lo scettro? Mai come in questa tornata girano tanti nomi di donne nel segno di una discontinuità con il passato, anche di genere ma certezze sui nomi ancora  zero.  Di certo Messina non ha mai avuto un sindaco donna, e le prossime amministrative potrebbero essere una buona occasione per rimediare. Non è solo una questione estetica, ma una scelta politica innovativa e lungimirante, nonché un atto di giustizia dovuto, considerato che la parte femminile della città è stata troppe volte sacrificata.

Cateno De Luca è l'unico al momento che guarda alle prossime elezioni comunali con maggior dinamismo rispetto ad altri. Centrodestra, centrosinistra e Cinquestelle nel Messinese stanno alla finestra. L'accordo regionale tra Forza Italia e Italia Viva Sicilia Futura potrebbe avere effetti anche nel capoluogo. Ma non c'è un volto di chi possa essere il candidato sindaco ideale delle due forze politiche. L'ex deputato regionale Beppe Picciolo aveva segnalato appena un mese fa che è ancora troppo presto per puntare a nomi prima dei progetti politici. I Cinquestelle come in tutta Italia sono in fase di rifondazione con la gestione Conte e tra l'altro in città devono fare i conti con la perdita in Consiglio comunale della maggioranza di esponenti politici transitati dal 2018 al 2021 nel gruppo misto. Il partito democratico sotto la guida del segretario Franco De Domenico ha già iniziato delle riunioni ma dal sapore più conoscitivo che altro, in analisi l'eventuale accordo cittadino con i Cinquestelle come visto in altre realtà italiane. E poi bisognerà capire se dal cappello delle forze civiche possa uscire un candidato in scia con quanto visto nel 2013 con Renato Accorinti. Il partito repubblicano, soltanto in caso di dimissioni del sindaco De Luca, ha già annunciato propri candidati e una sua lista alle prossime comunali. 

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