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Politica contro la "violenza" verbale del sindaco De Luca

L'intervento di Pd, 5 Stelle e Articolo Uno contro i toni utilizzati dal sindaco. Il riferimento è agli insulti destinati secondo i contestatori al consigliere Alessandro Russo

Oltre i limiti il sindaco Cateno De Luca ci va spesso, soprattutto durante i suoi monologhi social dove non mancano parolacce o attacchi diretti agli avversari politici. Ma c'è chi continua ad opporsi ai modi di fare del primo cittadino, tirando in ballo l'ultimo episodio in ordine di tempo. Ieri De Luca, in un post in cui commentava le scelte sulla nuova giunta, ha apostrofato pesantemente chi nei giorni scorsi aveva manifestato dubbi sulla nomina dell'assessore Carlotta Previti come esperto di costituzione e gestione di banche dati ai fini di monitoraggio e accelerazione della spesa alla Città Metropolitana.

Il sindaco non fa nomi e non chiarisce a chi fosse rivolto il pesante insulto, ma l'opposizione politica non ha dubbi e individua il consigliere Alessandro Russo, alla luce dei suoi ultimi interventi, come destinatario delle offese. Un rapporto burrascoso tra i due, sopratutto nelle ultime settimane quando De Luca aveva definito "maschio" l'esponente Pd per distinguerlo dalla collega Antonella Russo. Una scelta che avea suscitato le prime polemiche. 

Le reazioni

Da qui, l'intervento dell'esponente Pd Gaetano Gennaro. "Esprimo piena solidarietà a titolo personale e a nome del gruppo che rappresento al collega e compagno di partito Alessandro Russo - dichiara -  per gli insulti inqualificabili ricevuti dal Sindaco. Non si può essere attaccati sul personale in modo così pesante e volgare per il sol fatto di esprimere la propria libera opinione su un fatto politico. Anch'io come il collega Russo ritengo che l'incarico conferito da De Luca all'assessora. Carlotta Previti sia inopportuno e molto discutibile e su questo tema il gruppo effettuerà gli approfondimenti politici nelle sedi opportune. Ormai è diventato una sorta di riflesso condizionato da parte di De Luca che non appena si sente attaccato sul piano politico risponde in maniera scomposta proferendo insulti personali a chi esprime la propria opinione politica. Tale situazione è diventata politicamente ed istituzionalmente intollerabile. Credo che la città sia davvero stanca di un tale modo di fare e che non sia più accettabile che il Sindaco della tredicesima città d'Italia usi questa violenza verbale e questo tipo di atteggiamento da capo di gang di quartiere. Chiedo, pertanto, al Presidente del Consiglio comunale di intervenire per stigmatizzare tale modo di fare nei confronti di un membro del civico Consesso, a maggior ragione se appartenente all'opposizione di questa sgangherata e improvvisata amministrazione che giorno dopo giorno perde pezzi. Spero che anche gli organi statutari e la deputazione nazionale e regionale del PD intervengano per esprimere pubblicamente solidarietà al collega Russo, ma soprattutto per difendere i valori della libertà di espressione politica e salvaguardare il ruolo delle istituzioni cittadine comunali. Mi auguro di sentire, inoltre, un forte grido di disappunto anche da parte di tutte le forze politiche, partiti e movimenti, che credono nei valori della democrazia e vogliono che in città si sviluppi una dialettica politica sana, non inquinata dalla prepotenza e dal l'intimidazione. Sarebbe il caso che De Luca la smettesse di pensare alle poltrone e alle prebende da distribuire ai propri fedelissimi amici e rivolga un occhio attento ai bisogni reali della città. Soprattutto dopo il lock down la città è stata totalmente abbandonata e l'assenza prolungata di De Luca ha dimostrato quanto effettivamente il futuro dei cittadini messinesi gli stia a cuore".

Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo 5 Stelle Andrea Argento. "Un linguaggio vergognoso e intollerabile, che svilisce le Istituzioni e mortifica la città intera. Appare evidente come il primo cittadino, che continua a insultare il civico consesso (e chiunque 'osi' esprimere il proprio dissenso) con toni e modi inqualificabili, abbia perso del tutto il controllo e ogni freno inibitorio. Ritengo che si sia abbondantemente oltrepassato il limite della decenza", commenta, esprimendo la sua solidarietà al collega. 

Articolo Uno punta il dito contro la violenza verbale. "Nell'esprimere solidarietà al consigliere comunale Alessandro Russo stigmatizza l'uso di toni esacerbati e la violenza verbale che il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, continua ad utilizzare  nei confronti di chi non la pensa come lui o di chi "semplicemente" svolge il proprio ruolo istituzionale. Una città cresce se la dialettica democratica è indirizzata all'interesse generale e non alla distruzione dei propri avversari politici. Di fronte a questo stato di cose è sempre più urgente un raccordo stabile tra tutte le forze di opposizione per la costruzione di una prospettiva comune".

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