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Messina social city in balia delle onde, dubbi sulla concessione di fondi e polemiche sugli esclusi

Il consigliere Russo parla di illegittimità nell'erogare soldi alla nuova società comunale. Cisl e Uil girano all'amministrazione il compito di risolvere il caso degli operatori tagliati fuori

La confusione è totale sulla nuova gestione dei servizi sociali targata Messina Social City. Da un lato ci sono i ritardi nel pagamento degli stipendi al personale divenuto comunale dopo il passaggio dalle cooperative private e dall'altro la questione degli esclusi dalla società pubblica.

Il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo ha seri dubbi che i fondi per gli stipendi possano essere concessi prima che il Consiglio voti il nuovo contratto di servizio viste le differenze con il primo accordo già vagliato dall'aula. L'interrogazione domanda: "Se possa ritenersi legittimo, tecnicamente e contabilmente appropriato che il trasferimento di somme a copertura di servizi sia destinato ad attività che, pur registrate in base ad un Contratto di Servizio, necessitano di una nuova deliberazione di ratifica da parte del Consiglio - scrive Russo - e, segnatamente, se possano essere trasferite prima della approvazione della deliberazione di ratifica". Russo chiede alla giunta municipale cosa voglia fare.

Degli esclusi tornano a parlare Cisl e Uil. "Questi lavoratori, che oggi si ritrovano fuori dall’attività lavorativa, - sottolinea il referente della Cisl Fp Calogero Emanuele - avevano ed hanno, al pari dei lavoratori transitati, il medesimo diritto e, pertanto, vanno tutelati, salvaguardati e assunti. Non spetta al sindacato indicare le modalità di assorbimento ma all’amministrazione comunale che ha compiti, responsabilità e strumenti amministrativi per operare. Le decisioni, quindi, sono in capo all’Amministrazione comunale e a Messina Social City. Riteniamo pleonastico, inopportuno ed inutile dover procedere a ulteriori proposte e, tantomeno, partecipare a tavoli di condivisione sollecitati da organizzazioni sindacali non legittimate".

Uil e Uil Fpl: "In merito all’inaccettabile esclusione degli operatori estromessi dal transito alla Messina Social City si rammenta che, durante la trattativa relativa alla costruzione dell’azienda speciale, abbiamo presentato un’articolata proposta, formalmente verbalizzata lo scorso 7 novembre, finalizzata alla salvaguardia di tutti i lavoratori in questione. Purtroppo, il nostro fattivo contributo è stato totalmente ignorato e, addirittura, è stato oggetto di dileggio da parte del Sindaco di Messina De Luca. Nelle successive riunioni, come risulta a verbale, il nostro Sindacato ha perorato, quasi sempre in solitudine, la causa degli operatori in servizio a tempo indeterminato, rimasti esclusi. Nella riunione dello scorso 14 maggio ancora una volta la Uil Fpl ha ribadito il profondo dissenso rispetto ai criteri adottati nel passaggio all’Azienda che hanno escluso operatori storici e ha sostenuto con forza la richiesta di contrattualizzazione degli stessi, respingiamo la richiesta di presentare una proposta tecnica unitaria in quanto, a nostro avviso, deve essere, in primis, il sindaco De Luca a rimediare ai pasticci fatti".
 

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