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Auto a piazza Cairoli, decisivo il Piano Traffico

Messinaincentro spera nella riapertura ai mezzi della strada, il consiglio comunale è per confermare l'Isola, l'assessore Mondello rimanda la valutazione al programma generale di viabilità. Intanto Visicaro entra a gamba tesa nel dibattito

La riapertura alle auto dell'isola pedonale di piazza Cairoli rischia di trasformarsi in una nuova "guerra santa" come fu per la via dei Mille. Da un lato i commercianti dell'associazione Messinaincentro che hanno raccolto una trentina di firme e chiedono all'amministrazione De Luca che dal lunedì al venerdì mattina la strada possa essere riaperta ai mezzi (piazza Cairoli è chiusa alle auto sette giorni su sette) e tornare pedonale il venerdì pomeriggio e poi sabato e domenica.

Lino Santoro, presidente di Messinaincentro, parla di crisi dei negozianti: "Vista l’apertura dell’amministrazione De Luca, che ringrazio, abbiamo deciso con altri associati di presentare un’istanza con il carattere dell’urgenza, al fine di avviare l’iter per la riapertura di piazza Cairoli. I commercianti si sobbarcheranno i costi per la collocazione delle barriere amovibili da posizionare ai varchi d’ingresso, cosicché da rendere pedonale l’area in occasione dei fine settimana, quindi dal venerdì pomeriggio alla domenica sera. Poi piazza aperta con parcheggi a pagamento ai margini della strada per la sosta breve. Mi auguro – conclude Santoro – che sul piano politico, mi riferisco ai consiglieri comunali, vi possa essere assoluta condivisione, perché gli operatori commerciali stanno subendo danni incalcolabili”.

Ma in Consiglio non la pensano come Santoro. Il centrosinistra è per il mantenimento totale dell'isola a piazza Cairoli come il movimento cinquestelle: "Una proposta senza capo né coda, che rischia di congestionare ulteriormente il traffico cittadino, in antitesi con il resto d'Europa e che farebbe tornare indietro la città intera di vent'anni, sia dal punto di vista logistico che culturale" - dicono i consiglieri Andrea Argento e Serena Giannetto - ci sembra quantomeno paradossale, nel 2019, sentire parlare ancora di pedonalizzazioni che fanno male al commercio: una tesi peraltro smentita ampiamente dai fatti», spiegano, citando alcuni casi esemplificativi in altre città siciliane, italiane e straniere, fra le quali Madrid (con la pedonalizzazione del centro, vendite cresciute del 10%), Palermo (dopo la pedonalizzazione gli stessi commercianti contrari hanno poi cambiato idea) e Siracusa (Ortigia è fra i centri storici più vitali d’Italia), forse i veri nemici del commercio, oltre alla crisi economica, sono il caos urbano e la carenza di servizi offerti ai cittadini, che non riescono a tenere il passo con un mondo in continua evoluzione. Più che puntare il dito sulla pedonalizzazione, a fronte di dati economici in crescita in numerose altre realtà, sarebbero piuttosto da analizzare i dati sull'e-commerce, che rappresenta probabilmente il vero “nemico” del commercio locale, per varie ragioni". 

Poche parole dall'assessore alla Viabilità Salvatore Mondello che sostiene come la valutazione del provvedimento farà parte del Piano generale del traffico urbano. Ovvero che la giunta propone ma che sarà la maggioranza del Consiglio a decidere. 

Saro Visicaro del comitato La Nostra Città sui social entra nel dibattito a gamba tesa: "La città di Pulcinella, dove ogni giorno transitano liberamente 3000 tir e dove migliaia di automobilisti parcheggiano in modo ignobile in tutti gli spazi ( strisce pedonali, angoli e incroci delle strade, posti riservati ai disabili,etc), la città dove officine, lavaggi, tavolini, ambulanti etc. occupano abusivamente e canagliescamente suolo pubblico impedendo la normale mobilità, in questa città l'obiettivo primario per la sostenibilità e la pedonabilità diventa, a giorni alterni, la chiusura o l'apertura di una ( sola ) strada o di una piazza".

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