rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità

Messina com'era nel 1780, Caruso: "Il tour virtuale in 3D nella versione integrale per la sala immersiva del Palacultura"

L'assessore alla Cultura spiega come nasce l'emozionante video del giovane architetto Luciano Giannone che sta spopolando sul web. "Un lavoro certosino che non poteva rimanere solo sulla carta e che ci rende orgogliosi di appartenere a quella discendenza di persone che ebbero la capacità di progettare la nostra città, così maestosa e stupenda"

Il Palazzo Reale, oggi Palazzo della Dogana, quello Senatorio oggi Largo Minutoli. E poi ancora Villa Mazzini quando era ancora Borgo di San Giovanni, le quattro fontane di via Cardines, la cortina del Porto via dell’Uccellatore oggi corso Cavour.

E’ una Messina che commuove e incanta quella vista dall'alto nel video “Messina nel 1780”, che sta spopolando sul web.

Una Messina maestosa ed elegante che rivive grazie al progetto del giovane architetto Luciano Giannone, classe 1996, autore di un’opera di ricostruzione virtuale della Messina degli anni Ottanta del settecento, poco prima del catastrofico terremoto del 5 febbraio 1783.

Enzo Caruso-3-3Un piccolo gioiello che nasce dal felice incontro nel 2019 con l’assessore alla Cultura Enzo Caruso (nella foto) che ha scommesso sul video per un più ampio progetto culturale.

Il video, nella versione integrale e in 3D, potrà infatti essere ammirato presto nella Sala Immersiva del Palacultura per godere appieno una meravigliosa avventura che ha come obiettivo quello di far conoscere ed apprezzare la storia delle nostra città, avvicinando anche le nuove generazioni ad un meraviglioso passato. Perché essere contemporanei significa anche questo: riscoprire la nostra eredità, prenderne il meglio, reinterpretarla e portarla nel futuro.

Lo spiega bene l’assessore Enzo Caruso che ha visto in questa realizzazione anche un elemento forte per rafforzare il senso di appartenenza.

VIDEO | Messina com'era nel 1780, diventa virale il video che ricostruisce la grande bellezza

“E’ un lavoro straordinario quello di Giannone - spiega - Nasce da incontro casuale nel 2019. Lui era un giovane architetto laureatosi a Firenze col massimo dei voti con una tesi nella quale ricostruiva la città di Messina prima del terremoto del 1783. Sono rimasto subito impressionato dalla sua capacità, davvero fuori dal comune, nell’uso delle nuove tecnologie e l’estro tipico dell’architetto geniale. Lavorava a un libro, “Messina nel 1780. Viaggio in una capitale scomparsa”. Ne sollecitai la pubblicazione e lo presentammo con successo a Palazzo Zanca nel dicembre 2021”.

Un libro sulla storia monumentale della Messina che non c’è più, dove Giannone ha catalogato tutta la documentazione reperibile sui singoli edifici della città.

“Non poteva rimanere su carta - continua Caruso - così lo spinsi ad andare oltre: realizzare un video 3D che potesse essere ammirato nella Sala immersiva del Palacultura, realizzata nell’ambito del Progetto delle Scalinate dell’Arte dall’ATS (di cui il Comune è partner), e solo recentemente, dopo dieci anni (!), messa in funzione e aperta al pubblico per la prima volta il 17 dicembre scorso, in occasione della Serata della Cultura Vieni a Palazzo. Un video che animasse le immagini 3D a colori della Messina sconosciuta e splendida riportate nel libro, con i suoi palazzi e i suoi quartieri, attraverso una narrazione che va al di là di ogni fervida immaginazione e che ci potesse rendere orgogliosi di appartenere a quella discendenza di persone che ebbero la capacità di progettarla, così maestosa e stupenda, tanto da essere declamata e dipinta da scrittori e artisti di tutta Europa in transito nello Stretto o in sosta nel suo accogliente Porto, posto nel baricentro delle rotte commerciali del Mediterraneo”.

L’effetto ottenuto è strabiliante.

“Direi proprio di sì. All’interno della sala, ci si trova immersi nella Città mai vista grazie alla ricostruzione virtuale del centro storico, accompagnati in un percorso visivo “a volo d’uccello” tra edifici, strade e scorci della città perduta, suscitando emozione e ammirazione non solo per splendida architettura  dei manufatti, ma per la sorprendente maestria nell’uso della moderna tecnologia e dei software utilizzati nel riuscire a rendere reale e tridimensionale ogni particolare ripreso da un ipotetico drone che vola sulla Città nel 1780”.

Certo nella sala immersiva del Palacultura l'impatto non sarà come sui social.

“Guardare il video sui social o su youtube è assolutamente riduttivo e privo delle emozioni che possono essere provate all’interno del Palacultura, dove il video è visionabile gratuitamente e, a breve, sarà possibile organizzare anche visite guidate gratuite, all’interno del percorso che, d’intesa col sindaco Federico Basile, l’assessorato alla Cultura metterà a sistema per consentire la visita del Palazzo della Cultura  e dei suoi ambienti dotati di particolare attrazione, tra cui la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, la Mostra Permanente della Vara e dei Giganti, l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale e la Sala Immersiva. Un percorso che sarà aperto su prenotazione alle scuole e ai turisti, ma anche ai tanti messinesi desiderosi di conoscere e riappropriarsi di un patrimonio appartenente alla comunità di cui il Palacultura è custode”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Messina com'era nel 1780, Caruso: "Il tour virtuale in 3D nella versione integrale per la sala immersiva del Palacultura"

MessinaToday è in caricamento