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Cronaca

Bollette idriche con voci da annullare, Comune e Amam rispondono all'Unione Consumatori: "Chiesto ulteriore parere"

L'associazione aveva diffidato l'azienda acque, adesso la replica dei due enti che hanno proceduto alle prime verifiche

Arriva la risposta congiunta di Comune e Amam alla diffida dell'Unione Consumatori. L'avvocato dell'associazione, Mario Intilisano, aveva invitato l'azienda acque per gli anni 2020, 2021 e 2022 ad annullare la Voce UI2 contenute nelle fatture con scadenza fine aprile a carico dei contribuenti. 

Le motivazioni dell'Unione consumatori

"In relazione all’ultima fattura inviata dall’AMAM e relativa al primo bimestre 2023, l’Azienda e il Comune di Messina precisano quanto segue. Con riferimento alla voce UI2 allocativa (acqua fognatura e depurazione), gli importi indicati sono stati elaborati in attuazione delle formule contenute all’interno degli allegati attuativi della delibera ARERA n. 580/2019, a cura della società che ha seguito l’Azienda per l’attuazione dei processi regolatori relativi al periodo MTI2-2018 (2018-2019) e MTI-3 (2020-2023), cui AMAM ha richiesto ulteriore verifica, ottenendo conferma dell’esattezza delle somme indicate”. In merito poi, “alla presunta prescrizione relativa alla quota UI2 allocativa recupero 2020 (acqua fognatura e depurazione), si evidenzia che gli importi afferiscono ad oneri di natura perequativa e non corrispettiva, interpretazione suffragata anche dalla recente sentenza del Consiglio di Stato n. 2339/2023 del 07/03/2023”. “L’intera questione è comunque oggetto della nostra massima attenzione – assicura il sindaco Federico Basile – e per questa ragione è stato dato comunque mandato alla Presidente di Amam Loredana Bonasera di richiedere un ulteriore parere ad ARERA (Autorità Nazionale che regola il Servizio Idrico Integrato), affinché la stessa chiarisca i principi sulla quale si basa la tematica evidenziata”.

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