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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, contagi ai minimi storici in Sicilia: a Messina si continua a morire

Il bollettino regionale del 5 maggio registra solo 12 casi positivi su 4140 tamponi effettuati. Un dato così basso mancava dal 10 marzo. Al Policlinico è deceduto un uomo di 74 anni. E' la 52esima vittima dall'inizio dell'emergenza

Su 4140 tamponi effettuati sono stati solo 12 i nuovi contagi da coronavirus in Sicilia. E' il dato che emerge dal bollettino regionale del 5 maggio.

Dopo il calo di test del week-end, oggi i laboratori hanno eseguito 4140 tamponi, di questi solo lo 0.28% ha dato esito positivo. Un dato così basso di contagi giornalieri non si verifica dal 10 marzo. La strada verso la fine dell'emergenza sembra in discesa. Si registrano inoltre 9 guariti e tre decessi, quindi il numero degli attuali malati resta invariato rispetto a ieri.

Dall'inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 91.306, su 82.079 persone: di queste sono risultate positive 3.267, mentre attualmente sono ancora contagiate 2.202, 818 sono guarite (+9) e 247 decedute (+3).

La situazione a Messina e provincia

A Messina il numero dei decessi sale a quota 52. Nelle ultime ore è morto un uomo di 74 anni, ricoverato al Policlinico in seguito ad altre patologie. 

Ma al contempo sono 126 le guarigioni, due in più rispetto a ieri. Hanno vinto la loro battaglia contro l'infezione due pazienti dell'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. Si tratta i due donne entrambe di 85 anni.

In tutto il territorio provinciale i positivi scendono a 373. Lieve flessione anche per i ricoveri che adesso sono 74 (-2).

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 127 (14, 24, 11); Catania, 685 (84, 239, 88); Enna, 294 (117, 95, 29); Messina, 373 (74, 126, 52); Palermo, 397 (60, 95, 29); Ragusa, 54 (3, 33, 7); Siracusa, 111 (37, 99, 25); Trapani, 92 (4, 42, 5).

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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