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Cronaca

Coronavirus, in Sicilia i contagi restano bassi ma i morti arrivano a 250: solo guariti a Messina

Su 1.693 tamponi validati, appena lo 0,8% è risultato positivo. Dodici le persone guarite, rispetto a ieri il conto degli attuali malati scende di un'unità. Sempre meno persone ricoverate (-9) e in terapia intensiva (-1)

Ancora guarigioni e nessun decesso a Messina con un caso in più positivo. Un trend che riguarda tutta la Sicilia anche se sono saliti a 250 i decessi (+3 rispetto a ieri).

Gli attuali malati di Coronavirus in Sicilia sono dunque meno di ieri. Questo perchè alla luce dei nuovi 14 casi riscontrati nelle ultime 24 ore - su 1.693 tamponi (0,8%) - ci sono 12 guariti in più e purtroppo tre morti. Dall'inizio dei controlli dunque i tamponi effettuati sono stati 92.999 (+1.693 rispetto a ieri), su 83.908 persone: dall'inizio dell'emergenza ne sono risultate positive 3.281, mentre attualmente sono ancora contagiate 2.201 (-1 rispetto a ieri), 830 sono guarite e 250 decedute.

Come ogni giorno da ormai due settimane scende il numero delle persone che deve ricorrere alle cure in ospedale. Degli attuali positivi infatti 384 pazienti (-9) sono ricoverati - di cui 25 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.817 (+8) sono in isolamento domiciliare. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi (mercoledì 5 maggio), in merito all’emergenza Coronavirus.

Questa invece la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 125 (16, 26, 11); Catania, 691 (82, 240, 90); Enna, 292 (114, 100, 29); Messina, 370 (71, 130, 52); Palermo, 397 (58, 95, 30); Ragusa, 54 (3, 33, 7); Siracusa, 111 (36, 99, 25); Trapani, 92 (4, 42, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani. 

A Messina tre guarigioni ospedaliere e una domiciliare rispetto a ieri, dai dati diffusi dal coordinamento per l'emergenza coronavirus nell'area metropolitana di Messina. Le tre guarigioni con relative dimissioni sono state registrate all'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona. Si tratta di pazienti che erano ricoverati da circa un mese e mezzo e che erano risultati affetti da Covid-19: due uomini di 81 e 78 anni e di una donna di 91 anni. In città e provincia le guarigioni dal Covid-19 sono ora complessivamente 130, 27 delle quali di pazienti che erano posti in isolamento domiciliare. Si precisa che i dati forniti sono stati registrati alle ore 11 di oggi.

Coronavirus, prosegue distribuzione Dpi da parte della Regione

Prosegue la consegna, da parte della Protezione civile della presidenza della Regione Siciliana, di dispositivi di protezione individuale e materiale sanitario nelle nove province dell'Isola. A beneficiarne sono principalmente: strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, Prefetture, Forze dell'Ordine, Esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti. La merce distribuita proviene da acquisti diretti della Regione o della Protezione civile nazionale e da donazioni di soggetti privati.
 Dall'inizio dell'epidemia la Regione ha già consegnato quasi otto milioni – di cui due milioni nella scorsa settimana - di mascherine (chirurgiche, Ffp2, Ffp3 e N95). E ancora oltre tre milioni di guanti e un milione e 200 mila di altri dispositivi tra camici, calzari, tute e cuffie. Tra gli altri materiali, anche 50 mila tra occhiali e visiere, oltre 205mila tamponi e kit diagnostici e poco meno di 40 mila apparecchi sanitari. 

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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