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Cronaca Capizzi

Focolaio Covid a Capizzi, il sindaco: "La vera colpa è di chi ha ignorato i sintomi senza denunciarsi"

Nel piccolo centro nebroideo sono 53 gli attuali positivi, ma il numero è destinato ad aumentare. Il primo cittadino chiarisce: "La festa di compleanno non andava fatta, ma non è la causa principale"

Sono 53 i casi Covid finora accertati a Capizzi, il piccolo paesino finito al centro della cronaca anche nazionale per un focolaio che ha finora coinvolto decine di famiglie e sulla cui origine stanno adesso indagando le forze dell'ordine. Ma il numero dei contagi rischia di aumentare sensibilmente, nelle prossime ore è atteso infatti il responso di altri 25 tamponi molecolari. Intanto, Capizzi ha dovuto fare i conti anche con un decesso proprio legato al coronavirus. Ieri si è spento un uomo di 68 anni.

All'origine del boom di contagi sembra esserci una festa di compleanno tenutasi lo scorso 20 dicembre nella vicina Nicosia e alla quale hanno partecipato numerosi giovani residenti del piccolo paesino nebroideo che hanno poi trasmesso il virus anche ai familiari. Ma per il sindaco Leonardo Giuseppe Principato Trosso le vera cause del focolaio sono da ricercare altrove. "Stiamo facendo i conti con una situazione che parte da lontano - spiega il primo cittadino - la vera colpa è di chi si è comportato irresponsabilmente conducendo una vita normalissima nonostante le regole da seguire. In molti hanno nascosto i sintomi facendo vinta che il virus non esistesse e non sottoponendosi ai tamponi. Ecco perchè in autunno i contagi salivano ovunque tranne che a Capizzi, ma ci siamo fatti illudere da un dato irreale. Sono tante anche le persone infettate in modo asintomatico e che quindi non si sono resi conto del potenziale pericolo. La festa di compleanno non andava sicuramente fatta anche se all'epoca la legge lo consentiva essendo in zona gialla, ma è stata solo la ciliegina sulla torta visto che avevamo già 18 positivi. Stiamo pagando per colpa di chi si è comportato in modo spregiudicato e questa cosa mi ha molto amareggiato".

La situazione è adesso sotto il diretto controllo della Prefettura che ha aumentato il numero di pattuglie in servizio nel centro nebroideo. Nel frattempo l'Usca di Nicosia proseguirà con ulteriori tamponi. Intanto, il deputato Ars di Forza Italia Elvira Amata chiede alla Regione di istituire la zona rossa a Capizzi. "Troppi i casi in pochi giorni di positività e quindi é necessario subito contenere il focolaio. Il provvedimento é indifferibile - conclude Amata - per salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus in quel circondario".

Articolo aggiornato alle 16.30 del 2 gennaio 2021//inserimento nota Elvira Amata

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