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Cronaca

Coronavirus, Sicilia sesta per numero di contagi: solo 299 casi in più (+38 a Messina), quattro le vittime

L'Ufficio per l'emergenza Covid registra due decessi in città. Cresce l'attesa per le decisioni della Cabina di regia sull'aggiornamento delle misure di contenimento del Covid-19 e la revisione del coprifuoco. Il decreto in arrivo

Sono 299 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 12.497 tamponi processati, con una incidenza del 2,4 %, in leggero aumento rispetto a ieri, quando la percentuale si attestava al 2,1%. La Regione è sesta per numero di contagi giornalieri.

Le vittime sono state 4 e portano il totale a 5.667. Gli attuali positivi sono 16.696, con un decremento di 463 casi. I guariti oggi sono 758. Negli ospedali i ricoverati sono 920, 10 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 112, sei in meno rispetto a ieri. La distribuzione tra le province vede Palermo con 60 casi, Catania 70, Messina 38, Siracusa 14, Trapani 10, Ragusa 73, Caltanissetta 9, Agrigento 15, Enna 10. 

Slitta il coprifuoco, restano chiuse le discoteche: tutte le regole del nuovo decreto

Intanto, l’Ufficio per l’emergenza Covid di Messina, registra due le vittime per il Coronavirus. Al Policlinico un uomo di 61 anni e al Papardo un uomo di 90. I decessi sono avvenuti rispettivamente il 16 maggio e il 15.

Cresce anche l'attesa per le decisioni della Cabina di regia sull'aggiornamento delle misure di contenimento del Covid-19 e la revisione del coprifuoco: il premier Draghi avrebbe proposto lo slittamento di un'ora dalle 22 alle 23 a partire da lunedì e alla mezzanotte dal 7 giugno. La posizione espressa dal ministro della Salute Roberto Speranza è quella della gradualità e le discoteche dovrebbero rimanere chiuse. Alle 18.30 il Consiglio dei ministri è chiamato a varare il nuovo decreto Covid. 

Il bollettino del ministero oggi 17 maggio 2021 in Pdf

Bollettino-13

Positivo anche l’assessore Scilla, tamponi a tutti i collaboratori

L'assessore regionale all'Agricoltura Toni Scilla è risultato positivo al Covid 19. La conferma è arrivata ieri dopo che l'esponente del governo Musumeci aveva incominciato ad accusare alcuni sintomi. Tamponi anche per i suoi collaboratori e i componenti della giunta regionale. “A seguito della positività al Covid dell’assessore regionale Toni Scilla - comunica il portavoce della presidenza della Regione Siciliana - i componenti la Giunta di governo si sono sottoposti al tampone, risultato per tutti negativo. Del resto, l’ultima seduta di venerdì scorso si è tenuta, come le precedenti, in una sala ampia circa duecento metri quadri, seduti distanziati e sempre con la mascherina. Nessun contatto diretto, quindi, con l’assessore risultato positivo. Si è deciso in ogni caso di adottare qualche giorno di prudenza e la ripetizione del tampone, rinviando perciò alla prossima settimana gli impegni istituzionali, come ha fatto il presidente Musumeci che ha rinunciato a partecipare oggi pomeriggio alla inaugurazione dell’hub vaccinale di Gela”. 

E sui vaccini la polemica dei medici di famiglia

"Un caos organizzativo. Decine di medici di famiglia che avevano programmato la vaccinazione contro il Covid dei propri pazienti, seguendo la regola della priorità di somministrazione in base al target, anche oggi non hanno potuto ritirare le dosi richieste nei tempi stabiliti. Lo stop agli Open day Pfizer e Moderna è arrivato troppo tardi". Così la Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), che in una nota parla di "spreco di risorse e mezzi a discapito dei più fragili e vulnerabili". "Ritrovarsi senza dosi a causa degli Open day, che hanno consentito di somministrare vaccini Pfizer e Moderna a qualunque soggetto over 50 senza prenotazione e criterio scientifico, oggi significa non potere vaccinare chi ne ha più bisogno - si legge -. Un'organizzazione senza obiettivi e senza regole, che non mette in sicurezza i vaccini programmati per mettere al riparo con le prime o le seconde i più vulnerabili, mette a rischio l'intera campagna vaccinale, mortificando i medici di famiglia. Tutto questo continua ad accadere perchè si continua a mettere all'angolo, senza alcun criterio, la vaccinazione di prossimità".

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