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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

De Luca condannato a 8 mesi per diffamazione all'ex procuratore rincara la dose: "E' stato Barbaro"

Il processo al Tribunale di Reggio Calabria derivante dalle denunce in relazione al libro “La Lupara giudiziaria”. Il sindaco: "Ne sono orgoglioso, rifarei tutto quello che ho fatto"

Otto mesi di reclusione, pena sospesa, per diffamazione. E’ la condanna per l’ex sindaco di Messina oggi primo cittadino di Taormina e deputato regionale Cateno De Luca. Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Reggio Calabria in seguito al processo scaturito dalle denunce presentate dall'ormai ex procuratore Vincenzo Barbaro assistito dall'avvocato Tommaso Autru Ryolo.

La diffamazione di De Luca a Barbaro, il procuratore: “Archiviata solo una parte, c'è un processo in corso”

"Ne sono orgoglioso, rifarei tutto quello che ho fatto", ha dichiarato a caldo in una diretta facebook Cateno De Luca, che parla di "un giorno di giustizia e di affermazione della verità". "E' stato il dominus di tutti i miei processi penali chiusi tutti con assoluzioni", ha insistito De Luca, autore del libro "La Lupara giudiziaria". "E' stato Barbaro", ha detto giocando sul nome dell'ex procuratore "perché non ha avuto neanche la bontà di chiedere scusa a me e a tutta la mia famiglia per tutti gli errori e gli orrori che ha combinato, è stato talmente codardo che quando siamo arrivati al dunque nel processo 4.700 - ancora ricordo il numero - e il 3086, che mi ha portato al secondo arresto, non ha avuto il coraggio di interrogarmi in aula. Questo era il personaggio, mi ha scatenato contro il mondo, sono stati 12 anni di guerra".

La condanna di De Luca per diffamazione, Barbaro: "Pena sospesa se si risarcisce il danno"

Vicende finite nel libro "La Lupara giudiziaria" che rivendica anche oggi. "Ora che te ne fai di questa condanna?", ha detto De Luca. "Voleva centomila euro, poi trattabili a 80 - ha raccontato con riferimento alla richiesta di risarcimento avanzata dall'ex procuratore e archiviata -  Che ti dovevi fare la crociera con i miei soldi? No, mi faccio le campagne elettorali, li do ai poveri ma a te non te li do. Se non cerano giudici onesti alla procura di Messina chissà a quest'ora dove ero".

Sulle sue vicende giudiziarie, De Luca - difeso dall'avvocato Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi - ha anche annunciato di aver avviato le procedure per chiedere il risarcimento danni allo Stato. "Perché se un magistrato sbaglia - ha concluso De Luca - paga lo Stato".

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