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Cronaca

Morte infermieri del Neurolesi, il medico di famiglia di Venuto sarà sentito all’Ars

Due casi che avevano scosso l'ambiente medico per l'anomala coincidenza dei due decessi con dinamiche simili. Dopo la segnalazione all'Aifa anche la commissione regionale alla sanità vuole chiarire alcuni punti oscuri

È stato convocato martedì 12 ottobre alle 11 dalla VI commissione "Servizi sociali e sanitari" all'Ars Sebastiano Tamà, il medico di famiglia di Giacomo Venuto, l'infermiere dell'Irccs Neurolesi deceduto il 5 agosto, venti giorni prima del collega Antonio Mondo. Due casi che avevano scosso l'ambiente medico anche per l'anomala coincidenza dei due decessi con dinamiche simili.

Per entrambi è stato ipotizzato un legame con il vaccino anticovid, e come causa della morte, è stata ipotizzata, invece, la vasculite, un'infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni. Il caso di Mondo è stato infatti segnalato dall'ospedale Papardo all'Aifa all'interno di un fascicolo che faceva riferimento anche al caso dell'assistito di Tamà, Giacomo Venuto. 

Tanto Mondo quanto Venuto erano soggetti sani e Tamà aveva posto l'accento proprio sull'esigenza di un approfondimento delle cause che nel decorso della malattia avevano lasciato punti interrogativi ancora da chiarire. 

Infermiere morto al Papardo, parla il medico di famiglia: "Nessuna malattia pregressa neanche per Giacomo" 

"La mia audizione ha solo l'intento di dare una spinta ad una necessaria e giusta riflessione sullo stato dell'arte delle conoscenze da approfondire sul tema del verosimile nesso di causalità tra ipotesi di rischio complicanze e vaccinazione badando bene di non massificare tale concetto che va solo studiato ed approfondito con un coinvolgimento scientifico di alto profilo e sartorializzato sui singoli casi", ha spiegato Tamà. 

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