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Cronaca

Appalto dell'antincendio sull'autostrada pilotato, il sistema: "Se esce la gara, noi avremo la gestione"

I dettagli dell'ordinanza sui tre arresti e un'interdittiva per tre imprenditori e un dirigente del Cas coinvolti a vario titolo nella turbativa dell'asta per la manutenzione di circa 40 gallerie della Messina-Palermo e della Messina-Catania

Un appalto di quasi 10 milioni di euro per la realizzazione del sistema antincendio di circa quaranta gallerie dislocate sulle autostrade Messina-Catania e Messina Palermo modificato per favorire l'aggiudicazione di una impresa "amica". 

Il sistema è stato scoperto grazie all'inchiesta della Dia e che ha comportato l'arresto ai domiciliari del dirigente in pensione del cas Gaspare Sceusa e degli imprenditori Francesco Duca e Giuseppe Trifilò e destinatario di interdittiva del divieto di esercitare imprese o ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese per 6 mesi per Pietro Rampino. 

Nelle decine e decine di pagine dell'ordinanza di richiesta di misure cautelari disposte dal gip Monica Marino è dipinta tutta la modalità attraverso cui i quattro indagati avrebbero collaborato per far redigere a Sceusa, resaponsabile delle gallerie per il Cas, un bando con clausole rigide per limitare la concorrenza e favorire la ditta di Rampino, la Ok-Gol, oggi Ro.S.S., e la G.S.A. (Gruppo Servizi Associati), di cui Duca è intermediario. 

"Se hai bisogno con Anas riesco a fargli revocare la Concessione"

Secondo quanto emerge da intercettazioni, pedinamenti e registrazioni, a fare da procuratori fra Sceusa e Rampino sarebbero stati Duca e Trifilò. L'interesse dei due sarebbe cominciato nel 2019, quando il Ministero dei Trasporti aveva disposto che tutte le autostrade di competenza del Cas dovessero adeguare la rete autostradale entro il 2021.

Duca, che aveva già puntato gli occhi sul tratto messinese, pur di inserirsi nella gara d'appalto, sarebbe stato disposto anche a rivolgersi alla procura presentando un esposto per velocizzare le procedure del Cas, che ancora non aveva pubblicato il bando. Ad aiutarlo, poi, Rampino per coinvolgere anche l'Anas. 

"Questi sono menomati, sono proprio gente squalificante", dice Duca in una intercettazione telefonica con Trifilò. "Rampino dice con Anas riesco a fargli revocare la concessione, voi combinate, imprese, cose..combinate un po' di bordello là sotto". 

"Rampino non vuole fare niente con i siciliani" 

Duca e Trifilò avrebbero lavorato "dietro le quinte" anche per convincere Rampino a partecipare alla gara. Durante un incontro a Milano e uno a Roma, infatti, Duca sarebbe riuscito poi a farlo ricredere, garantendo per Sceusa. "Gli ho detto che la persona che gestisce le gallerie è una persona che io conosco da trent'anni con la quale ho sempre lavorato", avrebbe dichiarato Duca in un racconto a Trifilò.

"A me della Siclia non me ne frega niente, non mi devi chiamare per lavori in Sicilia, a me non me ne frega niente, non voglio avere da fare con i siciliani": aveva innizialmente reagito Rampino. Nel corso dei mesi, poi, i contatti si sarebbero spostati verso Sceusa che avrebbe persino inviato prima della pubblicazione del bando diversi documenti  tecnici legati al tratto di autostrada interessato alla realizzazione dell'impianto antincendio.

Dalle intercettazioni, inoltre, emergerebbe anche l'ipotesi di affidare alle ditte durante un "periodo ponte" l'affidamento dei presidi antincendio. 

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