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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tra due anni le baracche saranno solo un ricordo, su Messina gli occhi della politica nazionale

Ieri il primo passo verso il completo risanamento. Le ruspe in azione a Fondo Saccà mentre Fondo Fucile è ormai svuotata. Le reazioni politiche

Il rumore delle ruspe suona come una musica di liberazione. Perché l'inizio dei lavori di demolizione di una delle otto baraccopoli che da decenni macchiano l'orgoglio di un'intera città, era uno dei momenti più attesi.

Ieri la grande macchina è partita da Fondo Saccà. Entro pochi mesi l'area a ridosso della nuova via don Blasco sarà rasa al suolo e pronta a trasformarsi in nome del progetto Capacity già avviato dalla precedente amministrazione Accorinti. Ma è solo l'inizio, visto lo stanziamento di 100 milioni di euro dal governo che mai come in questo caso ha acceso finalmente i riflettori su Messina. La legge speciale e la nomina del prefetto come commissario straordinario sono stati i passi più importanti, rarificati dal ministro per il Sud Mara Carfagna. Raccoglie i primi frutti lo stesso sindaco De Luca, il primo a chiedere a Roma di accelerare per liberare la città dallo scempio delle baracche. Ed entro due anni, secondo l'attuale piano, l'obiettivo sarà raggiunto. E 8mila messinesi potranno vivere in alloggi dignitosi dopo anni passati in manufatti pericolosi e insalubri.

Esulta il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, tra quelli che hanno visto con i loro occhi il vergognoso spettacolo delle baraccopoli. "L'inizio dei lavori di demolizione della baraccopoli di Messina è una bella notizia. Un momento importante per chi vive da anni in condizioni insostenibili. Grazie al governo Draghi, Mara Carfagna e a Forza Italia con Matilde Siracusano e Stefania Prestigiacomo archiviamo situazione indegna".

Soddisfazione anche dal deputato di Forza Italia Matilde Siracusano. "Sono stata a Fondo Saccà, quartiere di Messina nel quale finalmente sono stati avviati i lavori di demolizione della baraccopoli. Erano presenti il sindaco De Luca con alcuni membri della sua giunta, il prefetto Di Stani, e il presidente di ArisMe Scurria. Continua l'importante opera di riqualificazione della città dello Stretto. Tante realtà liberate dalle baracche presenti da decenni, tante famiglie alle quali è stata o verrà assegnata una casa decorosa".

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