Scuole, dietrofront sul prolungamento dei festivi? Lagalla: "L'orientamento è rientrare in classe"
L'indiscrezione dall’assessorato alla Pubblica istruzione della Regione dove è ancora in corso il tavolo tecnico della task force a cui partecipano oltre Roberto Lagalla, anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza. A Messina resta il nodo ordinanza
“L’orientamento è quello di rientrare in classe domani”, questa la lapidaria dichiarazione dall’assessorato alla Pubblica istruzione della Regione dove è ancora in corso il tavolo tecnico della task force a cui partecipano oltre Roberto Lagalla, anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell'ufficio scolastico regionale, il rettore dell'università Kore di Enna, Gianni Puglisi, per gli atenei dell'Isola e una rappresentanza degli studenti.
Il rientro dopo le festività era fissato inizialmente per lunedì 10 gennaio. Sabato 8 gennaio, la decisione di rinviare momentaneamente di 3 giorni il riavvio delle attività didattiche. Nei giorni scorsi l'assessore Lagalla ha ipotizzato un ulteriore slittamento per decretare il ritorno in classe per lunedì 17 che invece non si è concretizzato dopo le parole anche del premier Mario Draghi che appena due giorni fa ha dichiarato: "Inutile chiudere le scuole e tenere aperto tutto il resto".
Resta l’anomalia nei comuni in cui i sindaci hanno emanato apposite ordinanze di chiusura. Come a Messina, dove il sindaco Cateno De Luca, ha mantenuto la barra ferma: sarà Dad fino al 23 gennaio se l’ordinanza non verrà impugnata e annullata.
Il Comitato Scuola in presenza ha già annunciato la sua volontà di impugnare l’ordinanza. In ogni caso passerà qualche giorno prima che possa eventualmente essere accolta la richiesta.