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Cronaca

Sicilia in zona arancione, Musumeci: “I nostri dati confortanti, ma non possiamo opporci”

Il Governo ha deciso: da lunedì Sicilia arancione e a Pasqua zona rossa nazionale. Massime restrizioni invece per tutto il territorio dal 3 al 5 aprile. L'amarezza del governatore: “Scelta dettata dalla prudenza”. Ecco cosa cambia

“Il governo nazionale ha deciso che anche la Sicilia da lunedì entrerà in zona arancione. Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia siano confortanti: abbiamo infatti parametri in linea con una condizione di non emergenza, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci dopo la decisione del governo Draghi. Dopo la riunione con Regioni ed Enti locali, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con la nuova stretta anti Covid: sarà una Pasqua in rosso per gli italiani, sul "modello Natale". Dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa (tranne la Sardegna che è in zona bianca), compresi quindi i giorni di Pasqua e Pasquetta, per arginare l'aumento dei contagi e dei ricoveri ospedalieri.

Tutta Italia in zona rossa a Pasqua, Sicilia verso l'arancione

Sarà comunque possibile spostarsi all'interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.

“È un provvedimento adottato per prudenza, e però ci fa tanta rabbia – è il commento del governatore Musumeci -  Se accanto a questo provvedimento il governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, almeno limiteremmo i danni. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità”.

Tra le norme inserite anche quella che prevede che tutte le regioni in area gialla passino in arancione a partire da lunedì prossimo al 2 aprile (con ulteriore passaggio al rosso - come detto - il 3, 4 e 5 aprile). Anche la Sicilia quindi si appresta a cambiare colore. Il nuovo decreto legge sostituisce il Dpcm entrato in vigore solo pochi giorni fa, il 2 marzo. 

Cambiano anche i parametri per l'ingresso dei territori in zona rossa. Secondo il nuovo provvedimento diventa automatico il passaggio se c'è un'incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti.

Nel decreto entrano anche i congedi parentali, il diritto allo smartworking e il bonus baby sitter, come chiesto dai ministri Elena Bonetti (Politiche sociali) e Mariastella Gelmini (Affari regionali). "I congedi - precisa Bonetti - saranno retroattivi dall'1 gennaio 2021 e retribuiti al 50% sotto i 14 anni. Dai 14 ai 16 saranno usufruibili senza retribuzione. Abbiamo inoltre reintrodotto il diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni. Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine abbiamo previsto il bonus baby sitter fino a 100 euro alla settimana". 

Cosa cambia

  • tutte le regioni in area gialla passano in arancione a partire da lunedì 15 marzo e fino al 6 aprile;
  • dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca. Sarà possibile spostarsi verso una sola abitazione privata una volta al giorno in ambito regionale;
  • dal 15 marzo e fino al 6 aprile consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni. Ovviamente vale per le regioni non in zona rossa dove gli spostamenti sono concessi solo in caso di necessità (e salvo la deroga per il weekend di Pasqua);
  • automatico il passaggio in area rossa le regioni o i singoli territori con incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti.

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