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Cronaca

Terremoto a Terme Vigliatore, Calandra lo aveva “previsto”: si riapre l'eterno dibattito ma ora arriva anche l'App

L'ingegnere che sostiene di poter anticipare i terremoti decifrando le stelle, posta sulla sua pagina la “previsione” con una applicazione per Ios e ANdroid che sta testando e che sarà pronta nel 2021. Ma le resistenze sono ancora tante

La comunità scientifica internazionale non ha dubbi:  i terremoti non si possono prevedere. Si può solo, attraverso specifici studi definire la pericolosità sismica di un determinato territorio in base alla quale adottare adeguate misure di prevenzione che possano ridurre gli effetti dei terremoti.

Eppure la scossa di magnitudo 3.4 che ieri mattina ha fatto tremare anche di paura, con epicentro a Terme Vigliatore, da Barcellona a Villafranca Tirrena, è stata prevista con quasi un minuto di anticipo da @EqForecast, una start up che da anni si occupa di ricerche e sviluppo di tecnologie per la previsione sismica in tempo reale, utilizzando algoritmi di calcolo delle posizioni dei pianeti del Sistema Solare e del loro legame con lo sviluppo nel tempo di sequenze sismiche.

Nell’ambito della ricerca, EqForecast sta testando in laboratorio la prima App al mondo per IOS e ANdroid di previsione di terremoti per il territorio italiano, che dovrebbe uscire entro i primi del 2021. Responsabile del progetto è l’ingegnere Stefano Calandra. La sua attenzione per ovvi motivi, è concentrata al momento proprio nell’area dello Stretto.

Per chi non lo sapesse, Calandra, è un profondo sostenitore della teoria che i terremoti siano generati anche e soprattutto da variazioni gravitazionali e le sue segnalazioni hanno sempre registrato forti resistenze. Per la scienza ufficiale sono teorie fantasiose, tutte da verificare. Tuttavia Calandra, che molti si ostinano a definire astrologo anche se è un ingegnere, gode di una nutrita schiera di sostenitori.

Che oggi non hanno potuto fare a meno di gioiore per questa “previsione” sul sisma di Terme Vigliatore documentata nel profilo facebook del gruppo EqForecast. Il gruppo di ingegneri sta anche lavorando ad una App che avvertirebbe in anticipo. L'app è in fase di test, “in laboratorio - dice Calandra - ma abbiamo già ottimi risultati”.

Calandra, sempre più convinto dunque che il sisma si possa prevedere? 

“Sì, lo facciamo già da qualche tempo addirittura con data e luogo  ma finora non eravamo ancora stati in grado di farlo in modo robotico automatico: ora ci stiamo arrivando. Tuttavia è da mesi che abbiamo dato già la mappa delle faglie a rischio per il 2020-2021 e dei tempi dei sismi forti, fino al 2024”.

Se ho ben capito, quindi, è una particolare posizione degli astri a determinare il sisma? Come in Cielo così in terra insomma?

“Certo, gli astri. Nel sistema noi abbiamo le porzioni (effemeridi) dei 9 corpi del sistema solare, inclusi Sole e Luna, che in base alle loro posizioni relative alla Terra, possono causare il sisma. Si presume che le forze scatenanti siano quelle gravitazionali ella legge dii Gravitazione Universale di Newton, per la quale due o più corpi fra loro si pongono in influenza gravitazionale reciproca, in proporzione alle loro masse e in proporzione inversa al quadrato delle loro distanze. Quest’ultima è una supposizione, perché queste correlazioni statistiche non dimostrano un meccanismo di causa-effetto fra forze gravitazionali e terremoti, né spiegano le modalità di interazione fra pianeti e terremoti, ma confermano ill legame bidirezionale che esiste fra posizioni specifiche degli astri e terremoti.

 E la luna, che ruolo ha? Oltre a muovere le maree, cosa che la scienza ha già accettato.

“La Luna, al contrario di quanto si pensi, ha un ruolo concorrente con gli altri pianeti all’innesco di un sisma, non certamente esclusivo né preminente, né tuttavia trascurabile. Per quanto concerne le maree la Luna ha invece un ruolo fondamentale, come attestano numerosi studi scientifici pubblicati. Ma nessuna ricerca è mai riuscita a dimostrare che il sistema Luna-Solare possa essere direttamente collegabile in sincronia con un innesco sismico. Spesso ci chiedono quale faglia sarà colpita e allora rispondo che la risposta sulle faglie purtroppo non ci compete; noi potremmo dire che una certa zona è soggetta ad innesco sismico solo qualche ora prima, in base a condizioni astronomiche (che già sappiamo ora) e a micro-sismi precursori che arriveranno poche ore prima dell’eventuale scossa forte. E’ un rischio per così dire astronomico, ma credo che sia importante soprattutto esserne consapevoli; poi il comportamento della faglia dipenderà di volta in volta dalla sequenza sismica”.

Un appello alle istituzioni quale potrebbe essere?

“Direi: Open Your Mind. Ma molti che ci lavorano non conoscono l’inglese…”.

Eliana Camaioni

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