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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Giovanna Spatari vince la sfida, è la prima rettrice dell'Università di Messina

Dopo un testa a testa con l'economista Limosani, la spunta la docente di Medicina del lavoro grazie all'apparentamento con Moschella e 69 voti di differenza

Una partita tesa che si chiude con una manciata di voti di scarto a favore di Giovanna Spatari, ordinaria di Medicina del lavoro, da oggi prima rettrice nella storia dell’Università di Messina con 624 preferenze. 555 invece i voti per il professore Michele Limosani (schede bianche 9, nulle 8).

Ha retto dunque l'accordo con Giovanni Moschella che si è ritirato dopo il primo turno e - nonostante le polemiche su un gruppo che fa riferimento all'ex rettore Salvatore Cuzzocrea - conquista l'Università di Messina. Entrambi infatti erano prorettori della squadra di governo di Cuzzocrea, dalla quale Moschella, che era il vicario, si era dimesso in polemica a settembre.

Il programma della Spatari in Pdf

Sin dall'inizio dello spoglio, le prime schede scrutinate, hanno fatto emergere la tendenza favorevole verso la Spatari anche se con una forbice minima rispetto ai consensi ottenuti dal professore Michele Limosani. Ora si dovrà lavorare per pacificare gli animi ma non sarà semplice in una università provata dalle inchieste e vista la conflittualità dimostrata durante la campagna elettorale con toni accesi soprattutto dopo l'apparentamento Spatari-Moschella. Anche durante le ultime fasi dello spoglio le distanze fra i due candidati sono sembrate siderali anche se, come da tradizione, hanno comunque scelto di sedersi vicini. 

VIDEO | Spatari nuova rettrice dell'Università, il momento della proclamazione e il lungo applauso

Una distanza che si annulla  in termini di voti. Quando mancava solo il seggio numero 1 erano 54 i voti di differenza: 189 sono andati a Michele Limosani, 243 sono andati a Giovanna Spatari, 4 schede bianche e 1 nulla.  Al primo turno aveva votato l’87 per cento, al secondo l'88,53 per cento, 17 in più rispetto al primo voto.

Alle 11.46 l'applauso liberatorio e la stretta di mano con il risultato dell'ultimo seggio ancora da completare che dà però contezza della vittoria: 556 voti per Spatari e 527 per il professore Limosani. 

"Ringrazio la comunità per questo risultato, prometto il massimo impegno per non deludere la mia comunità", ha dichiarato a caldo la nuova rettrice. Ringraziamenti anche da Limosani per chi lo ha sostenuto e le congratulazioni alla Spatari senza rinunciare a un ulteriore commento piccato: "Si parla di riconciliazione, per l'Università ci sono sempre ma non rinuncerò ai valori dichiarati nel mio programma di governo".

elezioni università

Il Curriculum

Ordinaria di Medicina del Lavoro all'Università di Messina, direttrice del Dipartimento ad attività integrata dei Servizi, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino”, componente, in qualità di esperta, della Commissione Consultiva permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, componente del Comitato tecnico-scientifico dell’INAIL, dal 2019 presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro e del relativo Congresso nazionale annuale nonché delegata nazionale della Federazione Italiana Società Mediche (FISM) per la medicina di genere. La sua attività professionale si è sempre divisa tra l’insegnamento universitario, l’attività clinico specialistica e l’attività di ricerca scientifica. Docente presso numerosi corsi di laurea, scuole di specializzazione e master ho coordinato il Corso di Studi in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; dirigente medico presso l’AOU “G. Martino”, è responsabile del programma “visite straordinarie per le idoneità lavorative” presso la stessa azienda ospedaliera universitaria; autrice di numerose IV pubblicazioni inerenti i temi della medicina del lavoro, su riviste internazionali censite.

Corsa al rettorato, Spatari: "All'Università occorre una nuova fase, se eletta istituirò il prorettorato alla legalità"

Le sue principali linee di ricerca, approfondite negli anni, riguardano soprattutto il ruolo della Medicina del lavoro nell’ambito del total worker health, dalla prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro, alla promozione della salute per il benessere totale del lavoratore, violenza di genere e salute delle donne nei luoghi di lavoro, dei mediatori dell’infiammazione nei disordini mielo e linfoproliferativi cronici e nella patogenesi di patologie professionali di tipo oncologico; gli indicatori genetici per la valutazione della suscettibilità individuale in lavoratori di impianti petrolchimici e in residenti in aree ad elevata attività industriale esposti a xenobiotici occupazionali; indagini di natura epidemiologica di mortalità e morbilità in coorti di lavoratori esposti ad asbesto. E' stata titolare, in qualità di responsabile scientifico, di progetti di ricerca di interesse nazionale e coautrice di documenti di indirizzo e linee guida operative per l’attività dei medici competenti. Relatrice, su invito, a seminari e workshop di carattere scientifico e ad eventi di divulgazione sociale organizzati da enti ed istituzioni pubbliche e private sui temi della tutela della salute dei lavoratori, della promozione della salute, della parità di genere. Referente regionale dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne (ONDA). 

articolo aggiornato alle 12 del 28 novembre 2023 // aggiunto risultato finale

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