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Il sindaco sul caso Arismè: "Aumenti delle indennità illegittime anche per i vecchi componenti del Cda"

Basile spiega perché ha avviato la procedura di revoca del mandato alla presidente Alessia Giorgianni. "Non solo mancata comunicazione ma anche illegittimità dell’aumento e applicazione retroattiva dello stesso"

E' ancora polemica sull'avvio delle procedure per la revoca del presidente di Arismè, Alessia Giorgianni anticipata da MessinaToday. Il sindaco Federico Basile ha voluto chiarire le ragioni che hanno spinto a revocare l'incarico fiduciario dopo che la presidente ha definito per sé stessa e i due componenti del CdA, l'aumento delle indennità.

"La decisione di revocare l’incarico fiduciario di presidente è stata determinata non soltanto ‘dalla mancata comunicazione’ al sindaco dell’aumento delle indennità  ma anche dall’illegittimità dell’aumento e dalla applicazione retroattiva dello stesso", scrive Basile. 

Un effetto retroattivo che andrebbe a vantaggio anche dei due precedenti componenti il Cda, vale a dire l'avvocato Marcello Scurria (ex presidente di Arismè) e l'ingegnere Domenico Crinò oltre pe il futuro gli attuali componenti Pietro Currò (che comunque ricopre l'incarico a titolo gratuito) e l'avvocato Vincenzo La Cava.

"In altri termini ha precisato il primo cittadino - non solo è stato deliberato un aumento dei compensi del CdA dell’Agenzia di Risanamento per la riqualificazione urbana non consentito dalla legge, ma altresì l’aumento è stato fatto decorrere dal mese di gennaio 2022 pagando così arretrati non dovuti all’avvocato Giorgianni e agli altri due componenti del CdA. È di tutta evidenza - spiega Basile - che se l’avvocato Giorgianni avesse comunicato al sottoscritto tale decisione, come doveroso nell’ambito del rapporto fiduciario intercorrente tra il sindaco e i componenti del CdA, si sarebbe impedito di procedere ad aumenti che hanno determinato un illegittimo esborso di denaro pubblico".

Giorgianni: "Rispetto la legge, sindaco non ha competenze sulla presunta illegittimità dell'atto"

Sulla vicenda interviene nuovamente la stessa Alessia Giorgianni. "Registro che il sindaco con inusitata pervicacia, mentre è in corso l'avvio del procedimento di revoca, anticipa le conclusioni, facendosi lecito affermare che avrei compiuto atti illegittimi. Sono rispettosa delle regole e della legge e, come anticipato, trasmetterò al Sindaco, che non ha alcuna competenza per stabilire se l'atto sia legittimo o meno, le richieste controdeduzioni. In questa fase mi limito, soltanto, a riaffermare che l'aggiornamento delle indennità discende da una scelta discrezionale dello stesso Sindaco attraverso la determina dirigenziale di anticipare l'aumento del suo compenso rispetto al 1.1.2024".

Articolo modificato alle 14.30 del 21 novembre 2022

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