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Consiglio comunale on line, Interdonato a De Luca: “Gestiamo insieme la Fase2”

Il presidente facente funzioni torna a invitare il sindaco a partecipare ai lavori sul post-Covid. Ma sulle ordinanze continua la polemica. Cub e M5Stelle scrivono al prefetto

“Cateno De Luca ci vediamo venerdì prossimo alle 17 on line, al primo consiglio virtuale dl Comune di Messina”. Conclude così il presidente facente funzioni del consesso civile, Nino Interdonato, in risposta al sindaco che ha dichiarato di non sapere della richiesta formulata insieme a Serena Giannetto per concordare la convocazione straordinaria del consiglio comunale. L'obiettivo è quello di gestire insieme al Consiglio la Fase2.

“Capita che nella gestione delle emergenze – scrive Interdonato - una nota, per quanto ufficiale, possa sfuggire. Non è questo, almeno da parte mia, motivo di polemica, ci sono cose più importanti su cui dibattere. Sono certo che non sarà questo imprevisto  ad impedire al sindaco di partecipare al Consiglio Comunale, per discutere della ripartenza post-Covid”. 

Una ripartenza che si annuncia scoppiettante, come per la fase dell’emergenza caratterizzata da conflitti istituzionali per le ordinanze sindacali contestate da più parti e che il sindaco ha promesso di revocare a partire dal 25 aprile adeguandosi a quelle che sono le disposizioni del governo e della Regione.

Una promessa che non è bastata ai consiglieri del M5Stelle che si sono rivolti al prefetto chiedendo che le ordinanze vengano revocate con effetto immediato “a tutela di tutta la cittadinanza, senza perdere più altro tempo e generare ulteriore confusione fra i cittadini dopo il caos amministrativo di queste settimane”.

Sulle decisione del sindaco, che ieri ha precisato di preferire essere accusato di abuso piuttosto che di omicidio colposo ed ha messo in evidenza come nessuno abbia fatto ricorso al Tar contro le sue ordinanze, interviene anche l’Osservatorio urbano Cub. Secondo Enzo Bertuccelli, la nuova ordinanza del sindaco, la 123, non solo entra in vigore  solo “8 giorni dopo quella regionale”  ma sarebbe in contrasto con le previste chiusure degli esercizi commerciali.

“A proposito delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità – si legge nella nota inviata al prefetto, alla Procura, al presidente della Regione e al ministro degli Interni – al punto Q si legge che “I giorni e gli orari di apertura delle sopra elencate attività sono regolati dalle rispettive licenze secondo le tipologie commerciali e le disposizioni vigenti in tema di apertura nei giorni feriali e festivi”, andando dunque in contrasto con l’ordinanza regionale n.17 che all’art. 7 recita “è disposta la chiusura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati nei giorni domenicali e del 25 aprile e del 1° maggio. È fatta eccezione per le farmacie e per le edicole”.

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