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De Luca replica: “Non sono io il sessista. I paladini del bunga bunga sono entrati in confusione”

L’ex sindaco interviene dopo le polemiche sulle frasi dirette a Matilde Siracusano, trovando il modo di attaccare il Centrodestra: “Sono stati loro a mortificare l’attività sul territorio con insensate scelte sui candidati alla presidenza dei quartieri”

“I paladini nazionali del Bunga Bunga mi accusano di sessismo, sembra assurdo, ma è accaduto. Agli onorevoli Mulè, Tajani, Schifani e quanti altri sono stati sollecitati a scomodare i loro uffici stampa per lanciare ridicole accuse nei miei confronti, faccio osservare che una persona semplice come me che viene dalla campagna quando fa riferimento ai salotti pensa a luoghi in cui le persone si incontrano per fare due chiacchiere e non per fare altro”.

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De Luca ribatte a tono alle reazioni che sono arrivate dal Centrodestra, ma anche dal M5S, per le frasi sulla parlamentare di Forza Italia, Matilde Siracusano. “Avendo iniziato la mia carriera politica dal consiglio comunale di un piccolo centro mi hanno sempre incuriosito le scorciatoie che consentono a uomini e donne di alcuni partiti politici di essere catapultati nel parlamento nazionale o regionale senza aver mai potuto dimostrare alcuna abilità politica o capacità amministrativa. Non comprendo perché ogni qualvolta, infatti non è la prima, pongo tale quesito su questa deputata messinese anziché darmi risposta la si butta in caciara”. 

Sulle accuse di sessismo, De Luca tiene a precisare che “non c’è niente di più assurdo e infondato. Il pubblico, a quanto pare vasto delle mie dirette, mi ha sempre sentito dire che non sopporto coloro che, senza distinzione di genere, vogliono fare carriera ‘sculettando’ o ‘scodinzolando’ davanti al potente di turno. Io sono tra coloro che hanno sempre premiato il merito come ho già dimostrato da ex sindaco di Fiumedinisi, Santa Teresa e Messina e ovunque abbia avuto ruolo di responsabilità”.

Poi un messaggio al Centrodestra, alleati della Siracusano. “Sono stati loro a mortificarne l’attività svolta sul territorio con insensate scelte sui candidati alla presidenza dei quartieri. Dovrei forse accusarli di machismo?  Respingo quindi i tentativi di strumentalizzare le mie affermazioni per non rispondere al quesito che invece ripropongo: quali sono le ragioni che hanno portato alla scelta di candidare l’on. le Matilde Siracusano nel collegio blindato di Bagheria? Attendo ancora una risposta, magari dai frequentatori di certe cene eleganti che certamente non sono sessisti”.

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