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Farmacia del Papardo, nominato il sostituto direttore: scatta la denuncia anche per mobbing

L'ex direttore facente funzioni Rosaria Barbera accusa la collega Flavia Rossano e i vertici dell'ospedale per la nomina a tempo nella gestione dell'Unità operativa. Si parla pure di vessazioni e pressioni. Il direttore generale Paino non si scompone più di tanto

Il caso è all'attenzione della procura. Una storia tutta da chiarire e che va avanti da un paio di anni all'Unità operativa di Farmacia all'ospedale Papardo. A dire basta e rivolgersi alla magistratura la dirigente farmacista dell'azienda ospedaliera di contrada Sperone Rosaria Barbera. Un'accusa non troppo velata rivolta contro la ex Referente dell'Unità Operativa Complessa di Farmacia Flavia Rossano e un'aperta contestazione nei confronti dei vertici aziendali. Nell’esposto, si parla di mobbing e dell'incarico a tempo determinato a direttore della Unità di Farmacia, trasmessa tra gli altri non solo al tribunale ma anche ai vertici dell'ospedale, al presidente della Regione, al sindaco e ai sindacati.

Le denunce su mobbing e incarico alla farmacia del Papardo, il Gip dispone l'archiviazione

Secondo gli atti il caso sfocia dalla contestazione formale che la dottoressa Rossano (nella qualità di referente di Farmacia), il 30 maggio scorso, rivolge alla Barbera; il giorno dopo il direttore del Papardo chiede chiarimenti su "Atteggiamenti non collaborativi nello svolgimento dei compiti d'istituto". La Barbera ha risposto alle contestazioni ed è in attesa del paventato provvedimento disciplinare. Nell'esposto la Barbera scrive di "Compulsivi comportamenti e atteggiamenti persecutori e vessatori messi in atto, certamente nei confronti della scrivente ma non solo sulla scrivente, sistematicamente e reiteratamente dalla dottoressa Flavia Rossano". La Barbera contesta inoltre l'improprietà dei titoli attribuiti e le differenze tra "Referente", "Responsabile facente funzioni" e "Direttore facente funzioni" secondo il contratto nazionale vigente.

La posizione ibrida ed ambigua  del “Referente” non consente a chi ne abbia ricevuto l’investitura di ergersi a “coordinatore di fatto” dell’intera struttura poiché, in sostanza, attraverso l’escamotage organizzativa posta in essere dai vertici aziendali dell’A.O. Papardo, non si è costituito un nuovo preposto con poteri di direzione, coordinamento e controllo ma soltanto un mero “comunicatore di notizie” fra la struttura e la Direzione generale" - si legge nella denuncia. La Rossano, con disposizione di servizio a firma del direttore generale, nel luglio 2018 era stata individuata come Responsabile Facente Funzioni di Farmacia e di proroga in proroga si era trasformata,  il 22 maggio 2018, in  Referente dell'Unità di Farmacia in attesa del perfezionamento della sostituzione del direttore di Farmacia.

Tutte figure - a quanto pare - non previste dal Contratto nazionale della Sanità. " Non si sottace che la sottoscritta, dirigente farmacista di lungo corso - scrive la Barbera - con curriculum di tutto rispetto, già direttore facente funzioni Unità operativa Farmacia pur adeguandosi alle disposizioni aziendali, succedutesi nel tempo, non ha inteso “subordinarsi” laddove, piuttosto che collaborare, occorreva “assoggettarsi”, “tutelarsi” e “difendersi” … dalla c.d. “primus inter pares”. Assistita dall'avvocato Emilio Fragale la dirigente ha consegnato alla magistratura tutti gli scambi di note, gli avvisi e i verbali dell'ospedale che hanno portato da ottobre 2018 al maggio 2019 all'assegnazione dell'incarico di Referente di Farmacia alla Rossano e alla stabilizzazione. Fino al 30 giugno 2018 il direttore facente funzione con regolare concorso per curriculum e delibera a ratifica era stata la Barbera. Era stato bandito un altro avviso (il primo) "Al quale, come preannunciato al precedente direttore amministrativo Restuccia - scrive la Barbera - non avevo inteso più partecipare principalmente a causa delle pressioni pervenutemi dalla direzione aziendale in merito agli incarichi da me affidati alla Rossano".

Nella denuncia è descritto che in forza alla Unità operativa di Farmacia ben cinque farmacisti presentano un'anzianità di servizio che va dai 27 ai 10 anni di ruolo, alcuni dei quali vantano diverse esperienze di sostituzione del direttore di Farmacia rispetto al curriculum della Rossano. Il 24 luglio scorso la Barbera ha integrato la denuncia sottolineando come l'azienda Papardo abbia indetto una nuova procedura per sostituto direttore di Struttura complessa di Farmacia con termine di presentazione istanze il 18 febbraio 2019. Due i partecipanti, la vincitrice è risultata Flavia Rossano.

Interpellato sul caso Mario Paino, direttore generale dell'ospedale Papardo, risponde così: "Il concorso in Farmacia dev'essere ancora espletato, la supplenza nella gestione del reparto è disciplinata dall'articolo 18 del contratto di lavoro e la commissione visti i requisiti e i buoni risultati della Rossano ha deciso di assegnare a lei l'incarico, abbiamo stabilito anche il principio della rotazione visto che la Barbera aveva già espletato i compiti, sulle accuse di mobbing ritengo che sia una questione tra privati, guardi che in procura su casi del genere vengono presentati numerosi esposti, è la solita storia di chi vince una selezione e il secondo fa ricorso, sono fatti ormai ordinari, se le facessi vedere quante denunce abbiamo in ospedale su casi simili si metterebbe le mani ai capelli". La Barbera, invece, non appare per nulla rassegnata e attende adesso che la procura faccia chiarezza chiedendo l'accesso agli atti sulla nomina del sostituto direttore. 
 

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