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Cronaca Lipari

Trasporto marittimo, dal 10 maggio biglietti più cari: si organizza la protesta nelle isole minori

I candidati a sindaco Manuele Carnevale e Gaetano Orto, contro i rincari che peserebbero enormemente sui residenti e sul mercato turistico già iniziato. "Ennesimo colpo alle isole e agli isolani"

Dal 29 aprile sul sito internet della Liberty Lines è possibile notare che acquistando un biglietto aliscafo, a partire dal 10 maggio, il costo del biglietto per le corse ministeriali, servizio minimo essenziale, è aumentato sia per i residenti che per i non residenti. I residenti, fino al 10 maggio, pagheranno 9,81 euro, successivamente il biglietto costerà 13,25 euro a tratta. Mentre i non residenti, adesso, pagheranno tra andata e ritorno 68,32 euro. Un prezzo improponibile.

Il rincaro, che viene applicato da tutte le Compagnie navali per le corse regolamentate dal bando ministeriale, dopo le proteste del sindaco di Favignana, che ha annunciato un iniziativa congiunta di tutti i sindaci delle piccole isole siciliane, ha smosso qualcosa anche alle Eolie grazie l’appello lanciato da Gianluca Giuffrè, ex consigliere comunale e già ecomponente della commissione speciale trasporti marittimi della giunta di Lipari.

I candidati a sindaco Manuele Carnevale e Gaetano Orto, attuale vicesindaco, hanno promesso che non permetteranno gli aumenti previsti e che useranno tutti i mezzi necessari, anche con il sostegno della protesta popolare, per evitare rincari che peserebbero enormemente sui residenti e sul mercato turistico già iniziato.

"Apprendo con stupore che a partire dal 10 maggio è previsto l’aumento dei costi dei biglietti degli aliscafi e delle navi sulle corse ministeriali, di circa il 35% per i non residenti e di circa il 50 % per i residenti - ha scritto Carnevale -  Tutto ciò è inaccettabile e genera un danno enorme per la fragile economia delle isole, già duramente provata dall’innalzamento di tutti i costi dovuti alla crisi economica e all'emergenza Covid. L'improvviso aumento del prezzo del biglietto, trattandosi di servizio pubblico essenziale, doveva essere valutato con l'intervento di tutte le istituzioni, in particolare con le amministrazioni comunali delle isole minori. Inoltre il costo del carburante, che come noto ha subito un'importante incremento, rappresenta solo una delle voci di costo necessarie alla gestione del servizio e certamente non può interamente ricadere sull'utente finale del servizio pubblico essenziale. Alla luce di quanto sopra evidenzio che gli aumenti previsti non sono assolutamente proporzionali agli aumenti dei costi dovuti alla crisi. Pertanto è necessario un immediato intervento dell’Amninistrazione Comunale, delle associazioni a tutela dei consumatori, delle associazioni di categoria e del comparto turistico, dell'autorita' garante per i servizi pubblici essenziali. Bisogna immediatamente chiedere alla Regione Siciliana al Ministero dei Trasporti la conferma delle tariffe fino ad oggi applicate e di farsi carico degli eventuali variazioni dei prezzi delle convenzioni con i vettori".

Sulla vicenda anche le proteste di Federalberghi isole. Il presidente Christian Del Bono (guarda il video) si rivolge anche alla Regione e all'assessore Marco Falcone: "I tagli ai servizi essenziali statali ed il conseguente aumento tariffario rappresentano una profonda ingiustizia sociale".

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