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Risanamento, De Luca contro la Regione: “Sbaglia pure le baracche”. Falcone: “Errore del Comune, dovrebbe studiare”

Botta e risposta tra il sindaco di Messina e l'assessore alle Infrastrutture dopo la segnalazione in diretta facebook della foto di Mumbai al posto di quella di Fondo Fucile. Ma il rischio maggiore è stato perdere i finanziamenti del “Progetto nazionale per la qualità dell’abitare”. La storia

Non è passata inosservata la “gaffe” del presidente della Regione che nel profilo facebook istituzionale ha pubblicato una immagine della baraccopoli di Mumbai al posto di quella di Messina. La foto, per documentare l’adesione al Progetto nazionale per la qualità dell’abitare, non è sfuggita al sindaco di Messina Cateno De Luca che in diretta facebook ha fatto notare l’anomalia insieme al fatto che Messina – sul progetto - avrebbe rischiato di perdere i finanziamenti per colpa della Regione.

 “Vi ricordate che ieri scadeva il bando da 100 milioni di euro per il progetto contro la baraccopoli? – ha detto De Luca - Un bando alla quale il Comune lavorava da tempo e che doveva essere presentato dalla Regione? Ieri è stata una giornata di inferno. Tutto è stato portato a Palermo per presentare la domanda ma la piattaforma rifiutava l’iscrizione perché la Regione aveva già inserito tre proposte, limite massimo di progetti che si potevano presentare. Imbecillità? Malafede? Non ci siamo posti il problema e con Carlotta Previti abbiamo cercato di risolvere cambiando soggetto proponente”.

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Secondo il sindaco la Regione sarebbe arrivata a tre progetti anche perché una domanda sarebbe stata caricata due volte.

“Ci dispiace che il sindaco di Messina cerchi di strumentalizzare ogni vicenda – è la replica sulla vicenda dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone - anche quando si viene a discutere dei suoi stessi errori. Purtroppo, stavolta, non sarà stato ben informato dai suoi collaboratori. Per venire incontro alle esigenze della città di Messina io stesso, ieri mattina, li ho accompagnati presso gli uffici dell’assessorato per recepire correttamente il progetto e risolvere quei problemi che erano stati creati da loro stessi”.

“Il bando del ministero - prosegue l’assessore - dava la possibilità a Regioni e Comuni di presentare tre progetti in via ordinaria, da 15 milioni ciascuno entro il 15 marzo, e un progetto cosiddetto pilota, dal valore massimo di 100 milioni entro il 15 aprile. Così la Regione ha fatto: ha presentato due differenti progetti per Ravanusa, Licata e Palma di Montechiaro - qualcuno, prima di parlare, dovrebbe studiare - e uno per l’Acese. Dieci giorni fa il Comune di Messina ha inviato gli atti, tra l’altro non completi, per accedere al progetto pilota. Anche in questo caso la Regione, definiti gli adempimenti, ha regolarmente apprezzato la proposta in giunta, come preannunciato dal presidente Musumeci. L’amministrazione messinese sa bene che gli eventuali problemi sono da attribuirsi allo stesso Comune e alla piattaforma nazionale. Ci dispiace - conclude Falcone - che qualcuno abbia studiato poco o male”.

Di buono c’è che la vicenda si è conclusa comunque a lieto fine. Il progetto è stato presentato dalla Città Metropolitana. Nel frattempo anche la foto delle baracche nel profilo facebook del governatore è cambiata. Adesso è quella di Fondo Fucile.

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