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Finanziaria regionale, De Luca: “Un festival delle minchiate contabili”

Per il sindaco è stato elaborato un documento senz'anima. “Non solo manca un approccio strategico, ma si assiste a un frazionamento di risorse senza alcuna logica”

Già ieri c'era andato giù duro. Oggi l'anticipo di quello che si annuncia un nuovo scontro fra il sindaco Cateno De Luca e il governo regionale. “Abbiamo esaminato tutti i 26 articoli che compongono la Legge di stabilità proposta dal presidente Musumeci - spiega il sindaco -  Siamo dinanzi all’ennesimo documento politico delle tre carte, con coperture finanziarie incerte e nessun approccio strategico. Questa è la prima versione di quello che si preannuncia un Festival delle minchiate contabili. Non è pensabile che con il ricatto del voto entro il 30 aprile per evitare lo scioglimento anticipato del Parlamento siciliano, Musumeci imponga una finanziaria  che non ha preventivamente condiviso con nessuno. Non si è confrontato con i sindaci, non lo ha fatto con i parlamentari e, a quanto pare, neanche con alcuni componenti della sua giunta”.

De Luca, che contesta il disegno di legge di stabilità regionale 2020/2022 proposto dalla Giunta Musumeci, già ieri ha contestato i ritardi nell'erogazione dei cento milioni ai Comuni annunciati dalla Regione per fronteggiare l'emergenza economica legata alle misure di contenimento del Coronavirus. “Fino ad oggi ne sno arrivati solo 30. I comuni sono in difficoltà. Quando arriveranno gli altri fondi?”, aveva chiesto De Luca che ora fa le punci alla manovra regionale.

“In tale documento senz’anima - continua De Luca - non solo manca un approccio strategico, ma si assiste a un frazionamento di risorse senza alcuna logica. Noi siamo dell’idea che vada costruita una finanziaria stabilendo quale è il fulcro che garantisca al sistema Sicilia di ripartire, soprattutto utilizzando quelle che sono le nostre risorse turistiche, ambientali e agroalimentari”. 

“Entro sabato prossimo - conclude il sindaco -  presenteremo un pacchetto di proposte che stiamo per definire e che riguarda la nostra preannunciata strategia ‘Io mi fido di te’, lanciata quasi un mese fa. Con tale logica si ribadisce quali sono gli elementi forti del territorio siciliano, per trasformare un momento di debolezza in punto di forza”.

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