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Mercati rionali, arriva la svolta: "Finalmente norme e regole certe, a beneficio di tutta la cittadinanza"

Ok del consiglio comunale al regolamento che ne disciplina l’organizzazione e lo svolgimento, con l’obiettivo di incentivare il riuso e il riutilizzo di beni nel rispetto di norme comportamentali certe

Arriva l’ok del consiglio comunale al regolamento che disciplina l’organizzazione e lo svolgimento del mercato dell’usato, con l’obiettivo di incentivare il riuso e il riutilizzo di beni nel rispetto di norme comportamentali certe, stabilendo tempi, modi e spazi di fruizione. 

Lo scorso lunedì 7 febbraio l’aula ha infatti approvato la proposta di deliberazione predisposta a novembre da Cristina Cannistrá e Alessandro Russo e sottoscritta da 8 consiglieri comunali (Andrea Argento, Salvatore Sorbello, Giuseppe Fusco, Gaetano Gennaro, Antonella Russo, Felice Calabrò, Biagio Bonfiglio e Massimo Rizzo).

La proposta, approvata dal Consiglio, regolarizza la posizione degli operatori e delle associazioni del territorio, offrendo al contempo ai cittadini un luogo di aggregazione e un servizio virtuoso, come avviene in tutte le città d’Italia dopo polemiche che hanno infiammato il dibattito politico come il caso dei librai a Piazza del Popolo.

Tre le aree individuate nel regolamento: Piazza del Popolo e San Filippo (nelle giornate di sabato) e il viale Giostra (la domenica), ferma restando la facoltà dell'Amministrazione di individuare ulteriori nuovi spazi di svolgimento.

«Si tratta – commentano i consiglieri del M5s e del Pd, Cristina Cannistrá e Alessandro Russo– di un provvedimento necessario per mettere una pezza alla lacuna amministrativa che si è determinata dopo la chiusura forzata dello spazio destinato ai rigattieri sul Viale Giostra. Il Regolamento disciplina l’organizzazione degli spazi espositivi e le relative modalità di partecipazione, e prevede precisi obblighi e eventuali sanzioni per gli espositori, che possono  vendere o barattare solo oggetti usati di loro proprietà e di valore contenuto (al massimo 300 euro)». 

«L’attività in questione – specificano i consiglieri – non è disciplinata dal Regolamento del commercio, ma da una legge nazionale che stabilisce degli standard minimi a tutela dell’ambiente e della concorrenza.  I benefici sono molteplici, in considerazione del basso impatto nella produzione dei rifiuti e all’opportunità di integrazione del reddito».

In base a quanto previsto dalle norme, sono autorizzati a prendere parte al mercato: privati cittadini residenti nel Comune di Messina che non esercitino attività commerciale in forma imprenditoriale, associazioni non a scopo di lucro e aziende che realizzino attività didattiche e dimostrative legate alla necessità del riuso e alla tutela dell’ambiente. Per partecipare al mercato dell’usato occorrerà presentare apposita istanza al Suap e attestare il possesso dei requisiti necessari.

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