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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Ristori Covid, Zafarana: "La Regione non fa il bando, aziende a secco e 21 milioni a rischio"

La deputata regionale del Movimento 5 Stelle porta all’Ars, con una specifica audizione in commissione monitoraggio Leggi, la questione relativa alla mancata erogazione dei fondi messi a disposizione dal governo nazionale a giugno 2021 per le imprese colpite dalla crisi

“Lo Stato ha stanziato già lo scorso anno ben 24,5 milioni di euro per le imprese siciliane particolarmente colpite dal Covid, come quelle operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati, ma la Regione li tiene in cassa e oggi rischia di dover rimandare indietro 21 milioni mentre le imprese non hanno visto un centesimo. Dalla Regione adesso ci aspettiamo soluzioni, non giustificazioni”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana che porta all’ARS, con una specifica audizione in commissione monitoraggio Leggi, la questione relativa alla mancata erogazione dei ristori messi a disposizione dal governo nazionale a giugno 2021 per le imprese colpite dalla crisi covid. La Commissione si aggiornerà mercoledì della prossima settimana. 

“La Regione - spiega Zafarana - dopo aver incamerato questi fondi, avrebbe dovuto predisporre un bando, tramite gli assessorati retti da Turano e Messina, per risarcire le imprese gravemente danneggiate dal calo dei profitti anche dopo i vari lockdown. Purtroppo però tale bando non ha mai visto la luce perché i fondi sono stati trasferiti alla CRIAS che nel frattempo è in fase di fusione con l’IRCAC per trasformarsi in IRCA, ente unico che non ha ancora uno statuto e questo blocca ogni possibile attività”. 

“Da mesi - continua la deputata - sono a lavoro affinché le imprese colpite dalla crisi covid possano finalmente attingere a questi fondi, chiedendo che una parte venga distribuita a fondo perduto, che le aziende siano individuate attraverso criteri trasparenti legati alla perdita di fatturato tra il 2019 e il 2020, ed altre misure specifiche. La cosa più grave è che a fine Giugno 2022 scadrà il ‘quadro temporaneo sugli aiuti di Stato’ concesso dall’Europa, e quindi probabilmente non sarà più possibile erogare questi fondi alle condizioni previste più di un anno fa (il decreto istitutivo del fondo è del Marzo 2021), ovviamente particolarmente vantaggiose rispetto a quelle concesse dalla normativa standard. Non è possibile mandare in fumo fondi attesi da più di un anno, tantomeno per mere questioni burocratiche” - conclude Zafarana.

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