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Politica Sant'Agata di Militello

Sant'Agata Militello, Picciolo a gamba tesa sul punto nascita: "Si gioca a chi la spara più grossa"

Il reparto rischia di chiudere il 31 dicembre. Il deputato di Sicilia Futura sottolinea la mancanza di personale adeguato e individua tre soluzioni da adottare per evitare tagli a danno dei messinesi

Dopo l'allarme lanciato dalla Uil, restano accesi i riflettori sul punto nascita dell'ospedale di Sant'Agata di Militello.

L'importante reparto il prossimo 31 dicembre rischia la chiusura.

E sulla questione interviene duramente il deputato Beppe Picciolo. L'esponente di Sicilia Futura dopo aver manifestato la propria contrarietà all'ipotesi commissariamento della struttura sanitaria, fa chiarezza sulle vere motivazioni che hanno portato la Regione a mettere in programma la chiusura del presidio.

"Giocano a chi 'la spara più grossa' - sostiene Picciolo sul proprio account facebook -  non è un problema di soldi o di coperture economiche dell’organico, perché nel caso specifico la dotazione necessaria è prevista già nella rete approvata ed operativa da anni! È un problema di disponibilità di personale idoneo in atto indisponibile rispetto alle graduatorie di legge! Bene se il neo Commissario vorrà reclutare medici "ad libitum" senza rispettare le graduatorie o togliendoli ad altre strutture già a rischio per i turni... faccia pure e che Dio lo assista! Credo che gli stessi che si dolgono oggi... domani lo denunceranno se andasse fuori dalle regole".

"La Uil - insiste  -  ha ragione affermando che non vi erano le ragioni minime di sicurezza dei lavoratori. Per carenze di organico croniche e progressive aggravatesi negli ultimi anni. Vedremo ora se il Commissario saprà far laureare ed abilitare nel giro di una settimana anestesisti, neonatologi ed ostetrici per ridare le condizioni minime di sicurezza richieste giustamente dalla sigla sindacale".

La ricetta di Picciolo

Il deputato regionale propone dunque tre soluzioni, utili a far rimanere in vita il reparto, fondamentale per il vasto territorio dei Nebrodi.

  1.  Il punto nascita è strategico e va salvato e messo in condizioni di sicurezza per i turni del personale.
  2.  La politica deve decidere e capire che ci sono altri rami secchi che non possono essere  salvati in quanto non si può eccedere nella spesa prevedibile rispetto alla massa finanziaria della Azienda.
  3.  Chiusi i reparti inefficienti e poco produttivi si potranno così liberare risorse professionali ed, anche, economiche tali da mettere in sicurezza Sant’Agata, Lipari ed anche Mistretta che rappresentano per il territorio gli avan-posti nati per tutelare la salute dei nostri cittadini in zone geograficamente disagiate. 
     

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